Trasfigurazione di Gesù

Trasfigurazione di Nostro

Signore Gesù Cristo

La festa della Trasfigurazione è una delle Dodici grandi feste del calendario ortodosso, con un giorno di prefesta il 5/18, e un’ottava che si conclude il 13/26. Nei tropari della prefesta troviamo ripetutamente la forma iniziale “venite”, come a voler coinvolgere tutti i fedeli nella celebrazione che si prepara:  “Venite, uniamoci a Gesù”; “Venite, saliamo al monte”; “Venite, prepariamoci”. L’ufficiatura della festa, dal vespro al mattutino, contiene dei testi innografici di Cosma di Maiouma e di Giovanni Damasceno. Molti tropari collegano la Trasfigurazione del Signore alla sua Passione, in concomitanza con lo stesso racconto evangelico:  in entrambi i passi si tratta di una salita, sul monte nella Trasfigurazione, sulla croce nella Passione. L’adorazione e la prostrazione dei discepoli di fronte al Cristo trasfigurato, sono anche quelle della Chiesa di fronte al Cristo crocefisso:  “Prima che tu salissi sulla croce, Signore, un monte ha raffigurato il cielo, e una nube lo sovrastava come tenda. Mentre tu ti trasfiguravi e ricevevi la testimonianza del Padre, erano con te Pietro, Giacomo e Giovanni, perché, dovendo essere con te anche nell’ora del tradimento, grazie alla contemplazione delle tue meraviglie non temessero di fronte ai tuoi patimenti:  quei patimenti che noi ti preghiamo di poter adorare in pace, per la tua grande misericordia”. I discepoli prostrati ai piedi del Trasfigurato sono i discepoli, i fedeli, prostrati ai piedi del Crocefisso il Venerdì Santo, sono anche Maria di Magdala prostrata ai piedi del Risorto.
La Trasfigurazione gloriosa di Cristo sul Tabor è anche prefigurazione della sua Risurrezione, dove Cristo glorioso si manifesta agli angeli e agli uomini:  “Prefigurando la tua risurrezione, o Cristo Dio, prendesti con te i tuoi tre discepoli, Pietro, Giacomo e Giovanni per salire sul Tabor. E mentre tu ti trasfiguravi, o Salvatore, il monte Tabor si ricopriva di luce. I tuoi discepoli, o Verbo, si gettarono a terra, non sopportando la vista della forma che non è dato contemplare. Gli angeli prestavano il loro servizio con timore e tremore; fremettero i cieli e la terra tremò, perché sulla terra vedevano il Signore della gloria”. Il tropario accosta i tre momenti della Sacra Scrittura:  la manifestazione di Dio a Mosè nel roveto ardente, la Trasfigurazione del Signore, e la sua Risurrezione; in tutte e tre le teofanie, i testimoni presenti sono prostrati davanti alla gloria di Colui che si manifesta nello splendore della luce.
 Quindi, fratelli, cercate di render sempre più sicura la vostra vocazione e la vostra elezione. Se farete questo non inciamperete mai.  Così infatti vi sarà ampiamente aperto l’ingresso nel regno eterno del Signore nostro e salvatore Gesù Cristo.
Perciò penso di rammentarvi sempre queste cose, benché le sappiate e stiate saldi nella verità che possedete.  Io credo giusto, finché sono in questa tenda del corpo, di tenervi desti con le mie esortazioni,  sapendo che presto dovrò lasciare questa mia tenda, come mi ha fatto intendere anche il Signore nostro Gesù Cristo.  E procurerò che anche dopo la mia partenza voi abbiate a ricordarvi di queste cose.
Infatti, non per essere andati dietro a favole artificiosamente inventate vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del Signore nostro Gesù Cristo, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua grandezza.  Egli ricevette infatti onore e gloria da Dio Padre quando dalla maestosa gloria gli fu rivolta questa voce: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto».  Questa voce noi l’abbiamo udita scendere dal cielo mentre eravamo con lui sul santo monte.  E così abbiamo conferma migliore della parola dei profeti, alla quale fate bene a volgere l’attenzione, come a lampada che brilla in un luogo oscuro, finché non spunti il giorno e la stella del mattino si levi nei vostri cuori.
 Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte.  E fu trasfigurato davanti a loro; il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce.  Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui.  Pietro prese allora la parola e disse a Gesù: «Signore, è bello per noi restare qui; se vuoi, farò qui tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia».  Egli stava ancora parlando quando una nuvola luminosa li avvolse con la sua ombra. Ed ecco una voce che diceva: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo».  All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore.  Ma Gesù si avvicinò e, toccatili, disse: «Alzatevi e non temete».  Sollevando gli occhi non videro più nessuno, se non Gesù solo.
E mentre discendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, finché il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti».

APOLITIKION

Ti sei trasfigurato sul monte, o Cristo Dio, mostrando ai tuoi discepoli la tua gloria, per quanto era a loro possibile. Fa’ risplendere anche su di noi peccatori, la tua luce eterna, per le preghiere della Madre di Dio; o Datore di luce, gloria a te!

KONDAKION

Ti sei trasfigurato sul monte e i tuoi discepoli contemplarono come poterono la tua gloria, o Cristo Dio, affinché quando ti vedessero crocifisso potessero credere alla tua passione volontaria e poi predicare al mondo che tu sei veramente lo splendore del Padre.